Post

Visualizzazione dei post da maggio, 2018

COME EDUCARE I FIGLI

Immagine
San Giovanni Crisostomo ha lasciato delle indicazioni per   l'educazione cristiana dei figli e figlie da parte, rispettivamente, dal padre e dalla madre. Crisostomo afferma che, i padri devono educare con grande impegno i figli nell'ammonizione del Signore. Bisogna insegnargli ad essere buono cosicché sarà in grado di accrescere il patrimonio e se non facesse grandi guadagni, non si troverà in peggiori condizioni di coloro che hanno gran possessioni.  Le madri invece, devono prendersi ugual cura delle figlie, badare che loro siano casalinghe, insegnare loro la pietà, la modestia e che disprezzino il denaro.

LA CASA COSTRUITA SULLA ROCCIA E LA CASA COSTRUITA SULLA SABBIA

Immagine
Se nella vita ti affidi a cose vane e fatue, all'estetica ed a tutte cose  che  svaniscono nel nulla come fumo, alla fine non ti resterà niente.  E' come se avessi fondato la tua vita, la tua casa (corporale e  mentale)sulla sabbia. Alla prima inondazione o bufera di vento, la  sabbia scompare e la casa crolla. Se invece curi il tuo corpo e la tua  mente con l'intelligenza, la volontà, lo studio e solidi rapporti umani  di amicizia e di affetti, curiosità nel conoscere tutto ciò che sia  possibile, allora costruisci la tua casa sulla roccia, perché tutto ciò  che hai conquistato non ti verrà mai sottratto, è tuo e di nessun  altro.   

MAOMETTO E L'ISLAM

Immagine
La nascita dell'islam  si deve al profeta Muhammad, che noi conosciamo come Maometto. Il contenuto della rivelazione di Dio a Maometto costituisce il Corano (letteralmente: "recitazione"), il testo sacro che ha per la religione islamica il valore che per gli ebrei ha la Bibbia e per i cristiani il Vangelo. Maometto ritiene di essere l'ultimo e definitivo profeta, preceduto da Cristo, considerato egli stesso profeta, ma non figlio di Dio. Maometto secondo una certa tradizione non unanimemente condivisa, no sa leggere e scrivere, e quindi trasmette oralmente il contenuto del Corano, in cui vengono poi successivamente trascritti su porte di fortuna come pezzi di pergamena, legno, osso. ecc. Questa forma di trascrizione spontanea determina varie versioni del Corano. Il califfoUthman lo fa finalmente trascrivere nel 652, in un testo costituito da 114 sure (= capitoli in cui è suddiviso il testo, che poi si suddivide anche in versetti). Il Corano contiene precetti che r

L'EDUCAZIONE NELLA CIVILTA' MUSULMANA

Immagine
E anche nell'islam, come nel cristianesimo, l'educazione svolge un ruolo centrale per trasmettere conoscenze destinate a una formazione globale dell'individuo. L'educazione e la cultura nell'Alto medioevo, come abbiamo visto, sono caratterizzate dallo stretto rapporto con la religione. La civiltà araba si sviluppa nella penisola arabica, a partire dal VI-VII secolo d.C., grazie all'impulso dato da Maometto, il fondatore di una nuova religiosa m onoteistica: l'islam. Prima della conversione all'islam, l'Arabia è abitata soprattutto da tribù nomadi dedite alla pastorizia: i beduini si spostano continuamente portando con sé tutti i propri beni (animali, cibo, oggetti). Tradizioni, costumi, conoscenze passano di generazione in generazione grazie alla trasmissione orale, per mezzo di narrazioni. I poemi preislamici, che possiamo conoscere attraverso trascrizioni compiute in epoche successive, hanno anche un carattere pedagogico: essi insegnano ai r

SCUOLE EPISCOPALI, PARROCCHIALI E PATRIARCALI

Immagine
I monasteri, che sorgono in tutta Europa intorno al V secolo, si caratterizzano oltre che per essere luoghi di culto, anche per essere centri di formazione dei futuri monaci. Qui, accanto alle pratiche di fede, i giovani, destinati alla vita monastica, apprendono la letturae la scrittura utilizzando soprattutto i testi sacri. All'indomani della riforma voluta da Carlo Magno, gradualmente le scuole monastiche, come abbiamo visto, cominciano ad accogliere anche gli allievi che non intendono pronunciare i voti. Per evitare il sovraffollamento che si determina, Ludovico il Pio, figlio di Carlo Magno, nell'817 vieta l'accesso ai monasteri a coloro che non prenderanno i voti. Alcuni monasteri, incuranti dell'ordinanza, continuano a far convivere al loro interno due distinte scuole, per chierici e laici. Un esempio è il monastero di San Gallo in Svizzera, sorto nella prima metà del IX secolo che, anche in regime di divieto, in un'ala separata da un muro contiene una st

CARLO MAGNO E LA SCUOLA PALATINA

Immagine
Il suo progetto politico prevede la costruzione di un impero che si richiami all'impero romano e al cristianesimo (infatti, poi si parlerà di Sacro Romano Impero). Egli viene incoronato imperatore la notte di Natale dell'800. Carlo dà vita a un fenomeno di rinascita culturale chiamato rinascita carolingia. Ha compreso l'importanza di una riforma della scrittura di governo che investa tutti i campi della cultura e l'istruzione, vero motore di ogni cambiamento. Nell'Esortazione generale (Admonitio generalis) del 789 indica le linee guida del suo progetto di riforma generale. Nel 782 Carlo Magno ha già incaricato Alcuino di York, uomo colto della Chiesa anglosassone, di istituire presso la sua corte ad Aquisgrana la Scuola palatina, una scuola collegata al palazzo, destinata ai figli della nobiltà laica desiderosi di acquistare una formazione classica anche in vista della partecipazione all'amministrazione del regno come funzionari. Alcuino si adopera per organiz

GREGORIO MAGNO. LA FORMAZIONE DEL CLERO E L'EDUCAZIONE POPOLARE

Immagine
Man mano che la Chiesa acquista importanza, sorge la necessità della formazione dei sacerdoti e dell'istruzione dei fedeli. Questi problemi sono al centro di alcune opere di Gregorio Magno. Convinto sostenitore della formazione popolare, una volta eletto papa, in alcuni dei suoi numerosi scritti ricorda ai suoi vescovi di perseguire la formazione religiosa del popolo, attraverso la predicazione. Questa non deve utilizzare un linguaggio forbito, ma adattarsi a un uditorio modesto. Accanto alla cura per la semplificazione del linguaggio, un altro principio pedagogico importante è il ricorso alle immagini a fini didattici, chiamato anche Bibbia dei poveri . La  Bibbia dei poveri è una raccolta di immagini  medievali   che rappresentano scene della vita di Gesù   con i corrispondenti tipi   profetici, cioè con le figure e le vicende dell'antica storia di Israele   che, secondo la tradizione cristiana, sono anticipazioni e prefigurazioni della vita del

SEVERINO BOEZIO: LE ARTI E LA FILOSOFIA

Immagine
Le arti liberali sono al centro delle riflessioni di Severino Boezio. Scrive quindi una serie di opere dedicate a ciascuna delle discipline delle arti liberali. Alla base di queste opere si può ritrovare un progetto pedagogico dettato dall'obiettivo di studiare il mondo da diversi punti di vista, per cogliere in esso un ordine superiore che può essere dimostrato da ognuna di queste scienze. Le arti del quadrivio - aritmetica, geometria, astronomia e musica - colgono rispettivamente l'ordine e la perfezione del numero , dello spazio, dei corpi celesti e dei suoni. Dopo aver composto i testi sulle arti del quadrivio, Boezio rivolge la sua attenzione alle arti del trivio e del linguaggio: grammatica, dialettica e retorica. In particolare si occupa della dialettica (quella che oggi chiamiamo logica), ossia delle regole per organizzare discorsi corretti. La dialettica si articola in 3 fasi corrispondenti a tre diversi m

BENEDETTO DA NORCIA E CASSIODORO: IL MONACHESIMO OCCIDENTALE

Immagine
Dopo l'Editto di Costantino e il successivo Editto di Tessalonica, la Chiesa assume un ruolo fondamentale nella cultura del tempo e in particolare nell'educazione dei giovani. La Chiesa garantisce l'istruzione a partire dal V-VI secolo. Tra le forme di maggior successo assunte dalla Chiesa e dal valore pedagogico profondo c'è il monachesimo. Nato in Oriente, il monachesimo inizialmente si esprime come il desiderio da parte di laici di imitare Cristo, scegliendo di vivere una vita in povertà per essere figli di Dio. E' l'esperienza di vita di eremiti, che si allontanano dalla vita mondana per vivere in solitudine. Da fenomeno isolato, il movimento si organizza prima in comunità aperte e in seguito in comunità con regole di vita. Nel VI secolo il movimento si diffonde anche in occidente per l'opera di Benedetto da Norcia,il quale, dopo aver fondato un primo monastero a Subiaco nei pressi di Roma, fonda nel 529 il monastero di Montecassino. Secondo Bene

IL NOME DELLA ROSA

Immagine
Il film “Il Nome della Rosa”, è tratto dall' omonimo libro di Umberto Eco, uno scrittore italiano nato ad Alessandria nel 1932. In questo film si narrano le vicende avvenute in un' abbazia duecentesca francese dove Guglielmo di Baskerville, monaco inquisitore, cerca di trovare la soluzione ad una serie di misteriosi delitti che insanguinavano l' abbazia. Tutto inizia con la morte misteriosa di un monaco, che all' apparenza sembrava fosse un suicidio.  A Guglielmo, però, non era chiaro qualcosa, quindi iniziò ad indagare. Successivamente avvennero altre morti misteriose, e Guglielmo, messo su una falsa pista dalla frase di un monaco, era convinto che la serie dei delitti seguisse il ritmo delle sette trombe dell' apocalisse e solo con notevole ritardo, scoprì che l' uccisione dei monaci era legata ad un libro, nascosto nella grande biblioteca, le cui pagine contenevano un veleno potentissimo.

L'EDUCAZIONE CRISTIANA FINO A SANT'AGOSTINO

Immagine
CRISTIANESIMO ED EDUCAZIONE: LA SALVEZZA DELL'ANIMA Negli ultimi secoli dell'impero romano acquista importanza una religione che porta con sé una visione radicalmente innovativa dell'uomo: il cristianesimo . Man mano che l'impero romano, soprattutto ad Occidente, va incontro allo sfacelo, cresce l'importanza della Chiesa cristiana, che cerca di conservare le strutture amministrative dello stato. Il cristianesimo manifesta una spiccata vocazione pedagogica. Cristo è il maestro e predica la "buona novella". I primi strumenti dell'educazione cristiana sono i Vangeli incentrati sulla figura di Cristo e sul suo esempio. L'imitazione è fondamentale nell'educazione di Cristo, quest'ultimo, come testimoniato dai Vangeli, insegna attraverso esempi concreti, che sono il contenuto delle numerose parabole. La parabola è un racconto didascalico che ricorre ad esempi concreti, poiché l'intento di Cristo è quello di farsi capire da tutti.